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Ghost Town

Regia di David Koepp vedi scheda film

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La recensione su Ghost Town

di bradipo68
8 stelle

Il sottogenere commedia con fantasma ha avuto sempre un discreto successo negli anni,piacendo ugualmente a grandi e piccini.E ci sono state innumerevoli varianti da Il fantasma galante di Renè Clair,passando per Il fantasma e la signora Muir di Mankiewicz in cui alla commedia si aggiungeva il melodramma amoroso lancinate,fino ad arrivare ai film più vicini a noi,tipo il grazioso ma furbetto Ghost per non parlare di questo Ghost Town variante acidula del genere.Un dentista solo e scorbutico muore per sette minuti a causa di piccolo problema anestesiologico e acquisisce la capacità di vedere e parlare con tutti i fantasmi della città,fantasmi generati dalle faccende non risolte prima del trapasso.E tra gli altri lo tampina soprattutto il fantasma di un impenitente seduttore,adultero recidivo che non vuole fare altro che impedire alla moglie di rifarsi una nuova vita.All'inizio i due sembrano proprio le due facce di una stessa medaglia:egoisti,gelosi dei propri spazi e delle propire cose(anche se questi non esistono più come nel caso del fantasma),sempre con quel senso del disprezzo per gli altri provocato da un insano complesso di superiorità.La commedia di Koepp racconta la loro evoluzione parallela(in meglio) fino a un finale che sarà anche scontato ma il succo è sempre il come ci si arriva.Come ho già accennato la commedia è acidula,l'umorismo a volte raffreddato,lo sguardo sulla Manhattan di oggi ricorda decisamente l'Allen di ieri.Bella la sequenza iniziale in campo lunghissimo in cui si vede la New York deserta(fa sempre un certo effetto),efficace il contrasto tra il belloccio e debosciato fantasma Kinnear e il dentista rotondetto e per nulla affascinante recitato da Ricky Gervais che è il vero motore comico e malinconico del film.Perchè comunque è un uomo tremendamente solo anche se apparentemente è ben lieto di questa sua condizione.Tea Leoni è meno seducente che in passato ma è sempre un bel vedere.La sensazione che rimane alla fine è quella che il film di Koepp più che l'ennesima comemdia sentimentale accessoriata con fantasma sia solo un ulteriore omaggio alla bella e colorata New York,cinegenica come poche altre al mondo.E per fare questo il regista ha la fortuna (e la bravura) di avvalersi di ottimi attori....

Su David Koepp

riesce a trovare un tocco abbastanza leggero

Su Téa Leoni

ancora seducente

Su Greg Kinnear

con verve

Su Ricky Gervais

una scoperta

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