Trama
Nel 1968 Raffaele Crovi, tra i più celebri editor italiani, ricevette un manoscritto intitolato La distruzione. Il romanzo, dell’esordiente Dante Virgili, raccontava di un modesto correttore di bozze che sogna l’apocalisse per l’umanità e alla fine si identifica con Hitler. Crovi mandò il testo in Mondadori consigliandone la pubblicazione, che avvenne però solo due anni dopo. Troppo controversi il contenuto e lo stesso autore, personaggio ambiguo e misterioso. Oggi La distruzione, ripubblicato da peQuod, viene considerato un romanzo fondamentale, profetico, ancora inquietante. A Virgili e alla sua opera è dedicato questo bel documentario di Simone Scafidi, Appunti per la distruzione, che traccia un profilo dello scrittore per poi allargare il campo al più difficile dei temi: il Male assoluto. Che alcuni vedono incarnato nel nazismo, altri, invece, negano come principio, perché ridurrebbe da un punto di vista filosofico le responsabilità degli uomini. Come dice David Peace, grande autore inglese, tra gli intervistati, Hitler non è un mostro perché potrebbe essere ognuno di noi, ogni giorno. Ascoltando voci diverse, tra le quali spicca Ferruccio Palazzoli, che conobbe e frequentò Virgili, si scopre per esempio che sulla rappresentazione biblica del Male, vale a dire Satana, Benedetto XVI contraddice quanto detto e scritto da Giovanni Paolo II, mentre altri intervistati, come Marco Pannella e Massimo Fini, riportano tutta la questione su un versante più “laico”. A corredo delle interviste, spezzoni di una fiction liberamente ispirata a La distruzione e interpretata da Andrea Riva de Onestis.
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