Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Sconnesso, delirante, grottesco, disequilibrato: non che un film illogico debba per forza essere brutto, ma certo è più facilmente soggetto a prese di posizione forti. E' un lavoro che gioca a fare l'incomprensibile ed il volutamente scioccante, e già in questo se ne ravvisano i forti limiti; pregno di nipponicità anche quando, superficialmente, può non apparire così, ricalca i confini espressivi del manga con pregi e difetti che ne conseguono: i personaggi sono poco più che macchiette, dettagli comici superflui, ampi siparietti sulle perversioni sessuali, didascalicità da crollo delle ginocchia. Ora, non venitemi a dire che non ho motivato abbastanza questa stroncatura.
Minami è un gangster che fa fuori un collega sgradito. Misteriosamente però il cadavere scompare; parte quindi alla ricerca del corpo rivolgendosi ad un boss: comincia per lui un delirante viaggio fra freak, perversioni e violenza gratuita.
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