Regia di Anders Nilsson vedi scheda film
Attenzione siamo in Svezia, ma violenza e leggi fanno lo stesso pensare alla globalizzazione, con i dovuti distinguo. La bilancia pesa più per la violenza sulle donne e naturalmente colpisce in particolare quello della ragazza vittima della famiglia. Un violenza che ci fa star male, e non ha riguardi per una visione edulcorata, la tensione è forte in certe scene, ma d'altra parte è solo così che si percepiscono i veri problemi, che una società come la nostra oggi ci pone. I motivi di certe violenze sono a noi noti, ma la drammaticità con cui queste vengono attuate è per noi un incubo quotidiano. Dal punto di vista cinematografico qualcosa non funziona nel montaggio e nell'intreccio delle storie, ma nell'insieme l'operazione è più che interessante e molto coraggiosa. Discreta la scena finale, anche se i finali sono leggermente consolatori, sono tutti a base di un'iniezione di speranza, dopo tanto orrore.
Tre storia vilolente e problematiche
Una regia discreta, che magari con qualche volo cinematografico in più, aveva un immagine più forte e convincente, ma nell'insime va premiato per la forza che ci ha messo.
Interpretazione drmmaticamente efficace
La vittima Nina, fortee coinvolgente
Nel ruolo della nonna, un ritorno che ci sta nel cuore
Sguardo feroce e perfido, nel ruolo della madre di Leyla
Un volto ed un interpretazione che fa a cozzi con il suo aspetto e proprio per questo interessante
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