Regia di Abel Ferrara vedi scheda film
VOTO : 7++.
Quello che mette in scena con questo film Abel Ferrara è un efficace affresco di violenza metropolitana e notturna che non lascia un attimo di tregua.
Ottima la figura del gangster, sia per interpretazione che per come viene valorizzato in scena, che, uscito dalla prigione, mette a soqquadro il Bronx per riprendersi il potere.
Il film procede tra vendette, prove di forza per raggiungere il potere, brama di grandezza e popolarità (l’intento di costruire un ospedale per portare in auge il suo nome) ed uno scontro con la polizia che presenta anch’essa dei tipini poco raccomandabili.
Tutto in una incontrollabile escalation di violenza, quasi una discesa negli inferi della società, dove diventa quasi impossibile salvarsi e vedere la luce.
La storia, presa così a grandi linee, è stata più volte raccontata, ma Ferrara ha il merito di metterci del suo, creando un affresco fatto di violenza dove non è contemplata la redenzione.
Tecnicamente accattivante e molto ben fatto, è un buonissimo prodotto che trova la sua via e collocazione grazie all’estro indiscusso (almeno nel periodo in cui è stato girato) del suo creatore che sa trovare i tempi giusti in tutti i frangenti.
Da vedere.
VOTO : 7++.
Racconta una storia non nuova, ma la sua visione d'insieme è sicuramente pregevole e fa fare un deciso salto di qualità al film.
Quando si dice che il regista conta.
VOTO : 7,5.
Poche parole, semplicemente strepitoso, da Oscar!
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