Regia di Alessandro Baricco vedi scheda film
Favoloso! Difficile non esaltarsi di fronte a tanta ricchezza immaginifica e leggerezza poetica. Grande lezione di revisionismo storico-musicale, di mockumentary, di umorismo, di fantasia, di sovrapposizione polinarrativa. E di cinema, in definitiva. Per trovare immagini, sguardi, visioni, progressioni, accostamenti, ritmi, montaggi così liberi, così alieni, così lontani da ogni forma di omologazione audio-visiva, bisogna ricorrere ad Herzog, al compianto Jarman o a qualche genio degli anni 60/70, quando davvero si faceva cinema a mente libera e a cuor leggero, come quando si improvvisa un discorso e una jam session jazzistica. Il tema trattato può sembrare fatuo e ozioso: in realtà, è ammirevole la capacità di Baricco di non cadere mai nell'intellettualismo e di far passare con sublime grazia importanti lezioni riguardo ad eterne questioni, dal rapporto fra vita ed arte a quello (ad esso collegato) fra realtà e finzione, passando per profonde meditazioni su vecchiaia e bellezza. L'ironia di fondo si tinge talora di crudeltà, ma non esclude un finale struggente che sfiora appena le trappole del poeticismo. Standing ovation per Baricco!
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