Regia di Alessandro Baricco vedi scheda film
Baricco esordisce con un film difficile ,letterario che si pone idealmente come punto di raccordo tra il decoro formale (e la freddezza,non solo delle ambietazioni) di Greenaway,l'imponente apparato visivo di Fellini(diciamo quello soprattutto di Casanova) e la visionarietà pop del primo Ken Russell(quello di fine anni 60 e inizi anni 70).Il tutto inframezzato da finte interviste come in Zelig di Allen.In più la suggestione della parola,un racconto polifonico in cui ci si rischia di perdersi in cui Beethoven non è certo l'attore principale come ci si aspetterebbe.Anzi il protagonista è un professore universitario ricco di misteri che nella sua indimenticata lezione ventuno cerca di indagare sulle origini che hanno portato al mito della Nona Sinfonia di Beethoven.La lezione universitaria è vista quasi come una rappresentazione teatrale,sempre fedele a se stessa e sempre immutabile come cristallizata nella memoria.Affascina la libertà espressiva,affascina questo mondo glaciale in cui tutto si conserva perfettamente e colpiscono ma il tutto è ammantato da un velo di impenetrabilità che non permette di appassionarsi al film come ci si aspetterebbe.Il moltiplicarsi dei piani narrativi rende il film arduo da comprendere per un pubblico medio:il limite forse sta proprio nel bearsi di questa sua caratteristica elitaria.La lezione che ci lascia il professore(mutuata da Beethoven)è che la fantasia fa parte della realtà e può essere ottimo strumento cognitivo.Baricco compenetra i vari linguaggi e ci regala un film bello da vedere,doveroso da ascoltare sia per le musiche che per quello che viene detto.Ma probabilmente si specchia un po'troppo in se stesso lasciandosi guidare dalle proprie suggestioni letterarie e cinematografiche.Affascina per il suo affabulare,per rendere in maniera così umana la devastante condizione di sordità di Beethoven,per la tristezza insita nel racconto del violinista sepolto col proprio violino.Ma non convince del tutto....
la regia non convince sempre ma essendo formalmente un esordio....
bravo
non male
ok
non male
a me piace il suo modo di ecitare
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