Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Importante opera di Garrone
Cinque storie di quotidiano raccapriccio,si intrecciano e si sviluppano sullo sfondo di una Napoli, malata terminale di un cancro che non da scampo. Un ragazzino tredicenne per entare nella manovalanza criminale, dopo le prove di coraggio, deve tradire Maria, alla quale è affezionato e le fa la spesa tutti i giorni, ma suo malgrado per dare prova di lealtà è costretto a farla morire in un agguato,per vendetta trasversale, in quanto il figlio è passato alla fazione opposta, un "contabile" della camorra Don Ciro porta la mesata, cioè lo stipendio, garantito dai clan alle famiglie che hanno un affiliato morto o in carcere,ma le alleanze cambiano e lui pur essendo solo un passacarte,rischia la vita,un sarto provetto,per incrementare i suoi scarsi guadagni, prova a collaborare con i cinesi, ma i suoi movimenti non passano inosservati e sarà vittima di una spedizione punitiva,ferito però salverà la pelle ma ovviamente cambierà mestiere,poi i traffici illegali e pericolosi di un imprenditore dello smaltimento dei rifiuti tossici che fa affari con industriali del Nord Italia a costi dimezzati e con tutte le certificazioni in regola,smaltendoli illegalmente nelle discariche abusive della Campania. Infine due aspiranti boss,in sostanza veri e propri balordi, che compiono atti delinquenziali inutil, stupidi e soprattutto fuori controllo, che lo stesso sistema si vedrà costretto ad eliminare
Scrivere e commentare di questo film del 2008,girato da Garrone e molto liberamente ispirato al successo planetario di un best-seller che ancora oggi contina a vendere e che tanto clamore ha suscitato nel mondo,addirittura imponendo un forzato e scomodo esilio al suo autore, che vive da allora sotto scorta, clandestinamente, in una località protetta, potrebbe forse non avere molto senso,peraltro si pensi anche alle stagioni della serie tv targata Gomorra, arrivate già alla terza edizione.Invece è interessante constatare,alla distanza, gli effetti che quel tipo di letteratura e quel film hanno prodotto sul sentire comune.Girato in uno stile tra il neorealistico e l'iperrealistico è un viaggio allucinante nei gironi infernali del malaffare, dove degrado umano e morale la fanno da padroni.Ci sono a riguardo diverse scuole di pensiero,ci sono i detrattori, che lanciano anatemi, su opere come queste che farebbero pessima pubblicità alla città, mettendone in risalto,il lato negativo, dando soprattutto agli stranieri l'dea che il territorio partenopeo, sia un posto,pericoloso,invivibile,abbrutito e in balia di una delinquenza sempre più feroce, ci sono poi invece i sostenitori e i promotori di questi lavori, che li giudicano di valore,di grande interesse culturale,di denuncia sociale e d'impegno civile.Saviano interrogato sull'argomento ebbe a dire che mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo,ovviamente non serve.Difficile prendere posizione,la coscienza civile è una gran bella cosa,però per acquisirla ci vuole spirito critico, spesso coloro i quali vedono questi film,gongolano paradossalmente e addirittura a volte emulano questi antieroi negativi.
Probabilmente si dovrebbe fare come una volta,proiezione di film e cineforum a seguire.
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