Regia di Ernie Barbarash vedi scheda film
Lontano anni luce dal primo capitolo di Natali, ma pur sempre meglio di Hypercube con cui condivide l'errore più grande: il tentare di dare spiegazioni. Ma come dico sempre io, se non sei in grado di scrivere una sceneggiatura decente, crea un film che funzioni anche senza troppi elementi narrativi (come The Cube). Quindi, mentre tenta di spiegare la genesi del cubo e il suo funzionamento, la pellicola porta avanti una storia traballante e inconcludente, con personaggi macchietta (e ci credo, la maggior parte della pellicola NON è ambientata dentro il cubo...), altri stereotipati (il cattivo ha un bastone e un occhio di vetro... ma davvero?) e altri ancora completamente inutili.
E vogliamo parlare della ribellione del protagonista nei confronti dei suoi superiori? Che se non avesse desiderato coricarsi con la biondina e ci fossi stato io, sicuramente meno attraente, rinchiuso nel cubo, avrebbe continuato a far finta di non sospettare niente? Oppure vogliamo ricordare la via d'uscita subacquea, inserita completamante a caso, che i protagonisti sfruttano per fuggire, riaffiorando qualche oceano più in là? Oppure delle solite monotone trappole già viste negli altri capitoli film (acido, spine, fuoco)? Oppure dei mille errori di continuità che fanno perdere credibilità alla trama già di per sè balorda, come la bionda nel bosco che riesce a scappare da dei super-soldati armati e da dei dannatissimi elicotteri militari e, addirittura, a ritrovare la figlia, così a muzzo?
L'unica nota positiva del film è il richiamo al primo capitolo presente nel finale, che fa realizzare che il ritardato della pellicola di Natali era probabilmente un ex "controllore" ribellatosi, come il nostro protagonista.
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