Regia di Gustav Hofer, Luca Ragazzi vedi scheda film
Sostenetelo come potete. Andate a vedere Improvvisamente l’inverno scorso, cercatelo, aspettatelo, ma non siate pigri e se vi capita vicino non esitate ad andare in sala. Di documentari come questo in Italia ce n’è bisogno, per vari motivi. In primis, quello ormai noto della qualità.
Assieme ai recenti Vogliamo anche le rose e Biùtiful cauntri, il documentario di Gustav Hofer e Luca Ragazzi è la dimostrazione che una via per vedere belle cose prodotte nel nostro paese c’è, eccome. I due autori lo hanno capito, e per raccontarsi e per raccontare un’allarmante situazione di disagio hanno scelto giustamente questo genere diretto.
Gustav e Luca sono due giornalisti che lavorano nell’ambito della cultura, specialmente in quello dell’arte e del cinema. Si amano da 8 anni e con la legge sui Dico potrebbero finalmente essere una coppia riconosciuta dallo Stato. Alla vittoria del centro-sinistra nelle elezioni del 2006 la speranza si fa sempre più forte, ma la disillusione è dietro l’angolo…
“Né insabbiare né accelerare”: quante volte si sente pronunciare questa ridicola frase durante tutto il film, pronunciata da politici che hanno in mente tutto meno la legge sui Dico? Improvvisamente l’inverno scorso ripercorre la strada che da quella primavera ad oggi conduce alla soluzione della legge: ripercorre quindi tappe che finiscono nel nulla.
Un documentario di denuncia, certo, se si vuole politico: i due autori non nascondono le proprie preferenze, soprattutto di fronte ad un’Italia berlusconiana che non li rispetta e addirittura li rifiuta. Ed è anche vero che il film ha una propria ragionata costruzione, in cui le offese e le situazioni da lasciare a bocca aperta si fanno sempre più pesanti da digerire, ma il tutto è gestito con intelligenza ed ironia.
Che dire poi del finale? E’ bene non rivelare nulla, ma è solo la ciliegina sulla torta di un lavoro che è necessario e brillante. E soprattutto coraggioso: Gustav e Luca, oltre a girare per i Gay Pride, per le manifestazioni in piazza del mondo laico et similia, hanno il bisogno di andare direttamente dai manifestanti del Family Day, dai neo-fascisti, da chi li odia per sentire in prima persona il perché di tanto astio.
Le risposte che si sentono negli 80, meravigliosi minuti di Improvvisamente l’inverno scorso sono tante e fanno rizzare i capelli. E l’ignoranza non viene soltando dalla gente comune, ma soprattutto dai politici prima citati (vedere l’incredibile Binetti). Standing ovation e applausi a non finire per due ragazzi che, all’opera prima, hanno saputo coniugare arte e sociale in maniera impeccabile. Voto: 10
Azzeccatissima!
Certo, il lavoro da giudicare è quello della regia, non bisogna vederli come attori... Comunque simpatici nelle loro "scenette".
Certo, il lavoro da giudicare è quello della regia, non bisogna vederli come attori... Comunque simpatici nelle loro "scenette".
Ottima regia, e gran coraggio.
Ottima regia, e gran coraggio.
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