Regia di Michael Lindsay-Hogg vedi scheda film
Questo è qualcosa di unico nella storia del rock. Volendo platealmente imitare il Magical Mystery Tour dei Beatles, gli Stones realizzano qualcosa di molto, molto migliore: un super-concerto pieno di sorprese in una cornice bizzarra e suggestiva come quella del tendone di un circo. Va ricordato per molti motivi, innanzitutto per l'alone di mistero che per quasi trent'anni lo ha circondato (è infatti uscito solamente nel 1996) e subito dopo per essere l'unica testimonianza di un'esibizione dei Dirty Mac, creatura estemporanea a quattro teste (Lennon, Clapton, Mitchell, Richards), purtroppo funestata in chiusura dall'irruzione malevola di Yoko Ono e dei suoi furiosi urlacchi sguaiati. E' un'operazione sobria e precisa, ben ritmata (un pezzo ciascun ospite, poi gran finale di Stones), con molti grandi artisti al massimo della loro forma e a cui prende parte la mitologica formazione originale della band padrona di casa, Brian Jones incluso per intenderci. Difficile chiedere di più.
Dicembre 1968: all'interno di un tendone da circo si esibiscono Jethro Tull, Who, Taj Mahal, la Faithfull, Dirty Mac (estemporanea creatura di Lennon, Richards, Clapton e Mitchell, batterista di Hendrix) e Stones, intervallati da trapezisti, mangiatori di fuoco e piccole gag dei protagonisti.
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