Regia di Mario Pinzauti vedi scheda film
Il merito più grande di Mario Pinzauti è di fare rima con 'crauti'. Ed è anche l'unico, con ogni probabilità: autore di sei regie fra il 1970 e il 1977, il Nostro si distinse per la sciatteria e il gusto dell'improbabile con cui mise in scena i suoi lavori. C'è da riconoscere che qui ha pure a disposizione qualche discreto nome fra gli attori: Luigi Pistilli, Gordon Mitchell, Gianni Musy, Guido Leontini e, perchè no?, anche il protagonista Dino Strano possono formare un modesto cast di seconde linee, ma qui non sarebbe bastato averne neppure uno stellare, data la sceneggiatura (di Pinzauti stesso) bolsa e la regia pressappochista. La colonna sonora di Bruno Nicolai è forse l'unica cosa da salvare di un film nel quale si riesce a fare ridere - involontariamente, chiaro - di morti ammazzati, investimenti, gangster trucidi e via dicendo; le scene di azione e soprattutto quelle di violenza sono dirette in maniera inconsapevolmente demenziale e gli esiti sono tutti da gustare per i cultori del trash; agli altri spettatori si consiglia semplicemente di evitare la visione. 1,5/10.
Uno scrittore in declino rintraccia una sua ex; la donna si è data al meretricio e lui decide di inserirsi nelle maglie dell'organizzazione criminale che gestisce la prostituzione per scardinarla.
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