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Magical Mystery Tour

Regia di Bernard Knowles, John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Ringo Starr vedi scheda film

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La recensione su Magical Mystery Tour

di maso
6 stelle

L'album omonimo da cui è stato tratto Magical Mistery Tour è in realtà un progetto non riuscito dei Beatles intenzionati ad incentrare il loro nuovo disco sul filo conduttore delle esperienze giovanili prima della formazione del gruppo, non a caso i primi due brani creati per questo progetto abortito furono Penny Lane che descrive un rondò di Liverpool dove Lennon e soci avevano trascorso l'adolescenza e Strawberry Fields Forever che è un quadretto psichedelico in cui si sfrutta la metafora dell'orfanatrofio che da il nome alla canzone come luogo dei sogni del movimento hippie.

Il fatto che il nucleo tematico sia stato accantonato è un sintomo delle prime spaccature interne al gruppo dei leggendari 4 ragazzi di Liverpool ma questo non ha assolutamente intaccato la qualità delle canzoni di questo coloratissimo disco dai suoni acidi in cui sono racchiuse delle gemme preziosissime com la title track, Your mother shuold know, The fool on the hill, Baby you're a rich man, I am the Walrus, da annoverare come indimenticabili insieme ai due classici della loro discografia citati in apertura di pezzo.

Il film sta tutto qui, cioè nella rappresentazione video di questi brani legati dal filo conduttore esilissimo del viaggio in pullman dei fab four e una compagnia di personaggi stravaganti catapultati in situazioni paradossali come Lennon che veste i panni di un cameriere sciroccato intento a riempire i piatti dei clienti a palate, tanto per citarne una.

La regia fu incautamente affidata a McCartney che dimostrò una volta di più che ad ognuno spetta il suo mestiere visto il risultato scolastico delle sue riprese: la lezione impartita da Richard Lester non fu assimilata da Paul che al pari del film fu massarcato dalla critica, le immagini hanno infatti la resa di un home movie senza scrittura e montato solo dove necessario.

Rimane comunque un documento importante dell'ultimo disco tutto sommato spensierato dei Beatles, spesso negli omaggi filmati ai leggendari fab four li troverete in strani costumi animaleschi dal video della graffiante e surreale I am the Walrus, o in frac bianco mentre scendono una scalinata da gran galà in Your mother should know, frammenti di film che presi a se stante hanno il sapore di primordiali video clip in tempi in cui questo termine non aveva alcun significato.

Bellissime canzoni come sempre ma davvero il film più brutto dei Beatles per cui tralasciando la colonna sonora la sufficienza la do solo perchè amo da morire questo gruppo leggendario che mi ha fatto innamorare della musica, altrimenti il film non meriterebbe a mala pena una stella.

 

 L'esecuzione del brano I am the walrus evidenzia che McCartney è al basso con la maschera da ippopotamo e Lennon dovrebbe essere al piano mascherato da tricheco, the walrus appunto, ma nll'album bianco dei Beatles è contenuto un brano intitolato Glass Onion (Cipolla di vetro) in cui       Lennon rivela "The Walrus was Paul" il tricheco era Paul. Frecciata al suo storico compagno?

 

 

 

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