Regia di Emil Weiss vedi scheda film
Un intervista asciutta e acuta di Fuller che ripercorre la sua vita iniziando dal debutto come giornalista e spiega la sua assoluta aderenza al concetto di raccontare delle storie. Un discorso coerente e che ci spiega alla perfezione il suo modo di fare cinema dal di dentro, nel senso che lui scrive o partecipa alla scrittura di tutto il suo cinema ed i concetti che esprime ci fanno ripercorrere tutto in tondo la sua filmografia, non tanto per gli esempi che porta , ma per come viene ragionata.
Il regista non si sofferma molto sulle difficoltà e sui veti produttivi, fa delle sottolineature semplici che ci fanno perfettamente capire cosa è successo, ma approfondisce i suoi concetti di vita perfettamente espresso nei suoi film. Un discorso ironico e leggermente polemico. Ma sempre coerente e combattivo dal di dentro, per cui viene la voglia di continuare a vedere i suoi e non solo per un discorso da cinofilo, ma per il gusto di vedere un film ben fatto corposo ed intelligente, che sa prendere dal di dentro lo spettatore senza abbandonare mai le regole precise dello spettacolo.
Un documento che sa costeggiare e completare l’intera opera del grande regista
Un intervista diretta, senza uinterlocutori e sullo sfondo di Parigi e Praga
iop
Una regia discreta che lasciato competamente lo spazio al grande regista
Ha fatto qnahce l'attore in altre occasioni, ma qui è perfettasmente sé stesso
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