Regia di Michael Arias vedi scheda film
Tekkonkinkreet-Soli contro tutti è un film d'animazione giapponese del 2006 diretto dall'americano Michael Arias (evento davvero eccezionale, tuttavia il giovane yankee dimostra di conoscere molto bene la materia), tratto dal manga omonimo di Taiyo Matsumoto; il film è stato accolto in maniera estremamente positiva da pubblico e critica e l'americano ha vinto premi importanti come il Noburo Ofuji Awards del 2007 e il prestigioso Japanese Academy Prize for Picture of the year del 2008.
In Italia la prima proiezione è avvenuta il 18 Gennaio al Future Film Festival, in seguito rilasciato in dvd dalla Sony Pictures (buon doppiaggio); in Giappone il film è stato prodotto dallo studio 4°C.
Il film di Arias dimostra come l'animazione nipponica non sia assolutamente morta anzi si mostra aperta ad una sperimentazione continua; per prima cosa il regista abbandona o meglio mette leggermente da parte alcune tematiche dispotiche e molto complesse di futuri difficili visti nelle opere di Katsuhiro Otomo, Hideaki Anno oppure di Mamoru Oshii tuttavia l'autore dimostra di conoscere benissimo il recente passato quindi in questo film ritroviamo alcuni residui di tematiche storiche dell'animazioneaffrontate in passato.
La storia si concentra su due fratelli orfani che vivono in una città giapponese (in un mondo alternativo al nostro) dove vige la legge del più forte; una società corrotta, sull'orlo della distruzione che per cercare salvezza è dispota a guardare al futuro inteso come collaborazioni con gli stranieri e qui troviamo il primo spunto di riflessione: i gajin rappresentano una forte risorsa solo se riescono ad inserirsi nella società senza compromettere la tradizione e cultura locale.
Inoltre il regista propone riflessioni abbastanza profonde inereti al concetto di bene/male (certo non siamo assolutamente ai livelli di Ghost in the Shall oppure Neon Genesis Evangelion).
Da un punto di vista tecnico/grafico il lavoro svolto da Arias è fenomenale, la regia è di altissima classe come dimostrano l'incipit (in piano sequenza) e l'inseguimento iniziale ; l'autore in più riesce ad amalgamare un miscuglio di colori accessi, un vero e proprio priacere per i nostri occhi.
In conclusione Tekkonkinkreet pur non essendo un capolavoro assoluto (ad esempio si poteva osare acnora di più) è un "prodotto" di elevata fattura che merita senza ombra di dubbio la visone
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