Regia di Piero Vivarelli vedi scheda film
Cult-trash assoluto del porno-esotico all'italiana (anche se si tratta di un'insolita coproduzione italo-venezuelana), glorificato dalla presenza di una Nadia Cassini di abbagliante bellezza e dal successo internazionale della fenomenale colonna sonora di Augusto Martelli (con il mitico brano "Djamballà", travolgente anche nelle cover di Santo & Johnny o di Fausto Papetti). La regia, firmata con lo pseudonimo di Murray Donald, è del Piero Vivarelli reduce da Satanik (1968) ed autore, tra l'altro, dei testi di Ventiquattromila baci e Il tuo bacio è come un rock, la sceneggiatura dello stesso regista in collaborazione con Ottavio Alessi, la fotografia, che cattura con efficacia gli sfavillanti colori delle splendide locations naturali (tra Colombia e Venezuela), di Benito Frattari. Ma la vicenda è di disarmante spessore nelle sue evoluzioni (una ragazza italiana che si reca ai Caraibi per raggiungere il marito e che, dopo aver stretto amicizia con una donna del luogo, finisce per essere introdotta ai deliranti riti orgiastici del culto del dio serpente), i dialoghi deprimenti, l'erotismo di gratuita suggestione spettacolare (salvo la sequenza migliore del film, di prorompente sensualità, con Nadia Cassini sdraiata al sole sulla barca), tanto da sfiorare spesso il ridicolo.
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