Trama
Il cinema svedese esce poco dalle mura domestiche, eppure è in un periodo di grande spolvero. Ciao bella parla con cognizione di causa di conflitti, romantici, sociali ed etnici. Diretto da un regista esordiente di origini iraniane, che come tanti colleghi ha trovato nel nord la propria dimensione, il film fotografa le inquietudini di due adolescenti: lei, di Göteborg, è incinta; lui, connazionale ma nato a Teheran, si finge italiano per conquistare una notte di sesso. Strada facendo sbocciano l'amore e la consapevolezza che le barriere sono più che altro mentali, complici le famiglie disfunzionali e un universo scolastico pieno di pregiudizi. La regia di Mani Maserrat Agah va oltre le banalità del caso, e dopo un inizio da commediola quasi erotica aggiusta la mira per sbattere in faccia al pubblico locale di quanti preconcetti sia intrisa buona parte della loro cultura. Bravi gli attori, che fanno di una piccola produzione un grande successo in patria; non ha invece lasciato il segno al Festival di Berlino.
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