Regia di Don Roos vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Don Roos si era fatto notare anni fa con il delizioso “Pleasentville” che aveva conquistato per genuinità e tocco; qui ritorna e non si accontenta di girare la solita scontata commedia.
Il suo film è infatti un gioco ad incastro di una serie di personaggi (e personalità) in cerca d’autore.
Probabilmente è un po’ troppo artificioso (e per questo gli do “solo” tre stelle piene) e lungo (più di due ore), ma ha fascino, mette in scena tante cose e lo fa con spontaneità, cosa che spesso scarseggia.
Insomma ha voluto puntare in alto ed il risultato è comunque pregevole ma non sempre il cerchio si chiude e troppe volte risulta necessario leggere le didascalie proposte per capire tutto completamente l’intreccio.
Multifunzionale il cast che vede su tutti un sorprendente Tom Arnold (stranamente serio), una Gyllenhall genuina come il pane e la Kudrow, matura come mai prima.
Se vi ci imbattete affrontatelo senza paura.
VOTO : 6. Piacevole.
VOTO : 6,5. Sorprendente in un ruolo serio e moderato.
VOTO : 6/7. La naturalezza fatta persona. Efficace.
VOTO : 6. Egregio.
VOTO : 6,5. Prova che denota una conseguita maturità.
VOTO : 6,5. Regia pregevole, per quanto articolando troppo non sempre riesca a trovare il bandolo della matassa.
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