Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Coltivatore di cocomeri messo male con debiti e conti,Majestyk è un principale non dispotico,con il quale i braccianti messicani lavorano volentieri,reduce dal Vietnam,a cui dei prepotenti locali mettono i bastoni tra le ruote:rivoltatosi,viene arrestato e coinvolto nell'evasione di un pericoloso criminale.L'impostazione di "A muso duro" è abbastanza verosimile,per essere un film d'azione con Charles Bronson,ma è vero che "Giustiziere della notte" a parte,negli anni Settanta potevano rivelarsi piacevoli passatempi girati professionalmente,vedi "Io non credo a nessuno":la figura del singolo che si ribella a prepotenze e soprusi è da sempre un classico del cinema americano,a partire dagli western,e la regia di Fleischer,abituata spesso a kolossal spettacolari, regge bene la dimensione da "piccolo" action-movie data a questo film. Duro ma sensibile al racconto di una sindacalista latinoamericana,fondamentalmente onesto ma incapace di venire a compromessi,il protagonista si ritrova a dover affrontare un conflitto a fuoco nel finale per chiudere i conti con il gangster che lo ha messo di mezzo nell'evasione e poi lo perseguita per non averlo spalleggiato ulteriormente.Lo sappiamo fin dall'inizio che il roccioso Charles avrà la meglio,che il tenente di polizia apparentemente burbero parteggia per lui e chiuderà un occhio quando farà fuori i delinquenti che lo assillano (beh,Majestyk che uccide due pregiudicati e poi se ne va via libero con una strizzata d'occhio al tenente è abbastanza curioso,ma va ricordato il genere di film cui si sta assistendo...).Però a livello d'intrattenimento abbiamo visto assai di peggio,e la pellicola ha il suo relativo fascino.
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