Misticismo, premonizioni e preveggenze in continuazione, uniti ad un pizzico di avventura e a bei paesaggi sudamericani, in questo film che sembra voler spiegare il senso della nostra vita e della vita umana in genere, direi proprio senza successo.
A parte che non si capisce perché le profezie siano di Celestino V (forse per riabilitare la sua figura storica tanto maltrattata dalla storia e dalla letteratura) e soprattutto perché non siano in latino ma in non si sa bene quale lingua; perché un professore di storia appena licenziato (e quindi presumibilmente con ben più gravi problemi da affrontare) debba sobbarcarsi un viaggio lungo e costoso verso chissà dove solo perché una vecchia amica gli ha parlato di quel posto. Il massimo lo si raggiunge quando, non si capisce in base a quale forza o principio, i protagonisti riescono a diventare invisibili a tutti fuorché a loro stessi.
Povero Celestino, ancora maltrattato dalla letteratura che ha abusato del suo nome per farne uno specchietto per le allodole.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta