Regia di Uli Edel vedi scheda film
Questa saga è inevitabilmente simile a “Conan” e a “I Vichinghi”, senza avere del primo il fascino e del secondo la solidità. Ma ha il merito di non scomodare Wagner per quanto riguarda la musica, anche se la colonna sonora non è certo all’altezza della situazione. Il film prende quota dopo la lotta col drago, pur latitando di mordente e sostituendo la saga con un fotoromanzo in salsa nordica. Se poi riesce a “mordere” qualcosa è perché la vicenda in se stessa è sempre stimolante. Sigfrido ha un volto originale, ottima Brunnhilde, ma gli altri personaggi sono alquanto debolucci. Hagen non ci azzecca proprio. E la computer-grafica usata per i paesaggi è fin troppo evidente.
Superficiale.
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