Regia di Jimmy Hayward, Steve Martino vedi scheda film
Cosa fareste voi se vi imbatteste in un’altra forma di vita? Ve lo siete mai chiesti? Da un libro che ha oltre cinquant’anni, eppure è ancora attualissimo, al grande schermo, Ortone e il Mondo dei Chi affronta questa e altre delicate domande aggrappandole a un fiore sottoforma di un granello di polvere. Era il 1954 quando lo scrittore e vignettista americano Ted “Dr. Seuss” Geisel scriveva le avventure dell’elefantino Ortone e del suo incontro con il piccolo mondo dei Non So Chi. Un libricino scritto per i più piccini, senza controindicazioni per i grandi, acuto nel regalare al mondo dell’infanzia riflessioni sul senso dell’esistenza, sul destino, sul pregiudizio e la miopia umana. Pur stentando inizialmente a prendere quota, l’adattamento animato dai creatori di L’era glaciale esprime le stesse idee, semplici e profonde. Rinunciando alla poesia di Seuss forse, ma riuscendo comunque a trasmettere il messaggio ai nostri esigenti ragazzini. Più fracassone dell’originale, volontariamente frenetico, nella versione italiana punta molto sulla gigioneria romanesca del doppiatore Christian De Sica. Può piacere o meno, in ogni caso l’operazione è compiuta e stimola decisamente la riflessione.
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