Regia di David Moreau, Xavier Palud vedi scheda film
Eccoli di nuovo Moreau e Palud. Dopo il furbetto "Them" (uso la parola furbetto perchè non mi va di offenderli), continuano a cavalcare l'onda e propongono un altro horror, "The eye". E' la storia di Sidney, una giovane violinista, cieca a causa di un incidente avvenuto nell'infanzia, che si sottopone ad un trapianto delle cornee e ricomincia a vedere. Il guaio è che ci vede fin troppo, perchè oltre alle cose reali pecepisce anche oggetti e persone dell'aldilà, e si accorge di aver acquisito inspiegabili doti di chiaroveggenza. La sua vita si trasforma in un incubo. Guardandosi allo specchio e confrontando l'immagine riflessa con una propria fotografia, Sidney si rende conto di non vedere se stessa ma un'altra ragazza. Sospettando di vedere il mondo non con i propri occhi ma con gli occhi del donatore, Sidney si mette alla ricerca della giovane, aiutata da un medico. Non svelo il finale.
Il film è una specie di collage di "Ghost" e "Il sesto senso". I due registi insieme non fanno un regista vero: come in "Them", si limitano a mettere paura allo spettatore senza delineare bene nè la storia nè i personaggi. Gli effetti speciali sono ben fatti ma non originali. Avrei voluto ricredermi, ma devo ribadire il giudizio di "Them": Moreau e Palud non sono due registi, e nemmeno due narratori. Forse sarebbero appena accettabili come autori di videoclip: il cinema è un'altra cosa.
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