Regia di Adam Brooks vedi scheda film
Commedia romantica sufficientemente garbata e gentile da lasciarsi guardare, con una sorta di "educazione sentimentale"del protagonista che passa attraverso l'abitudine, la passione e l'amicizia verso tre donne chiave, una delle quali risulterà essere la madre della piccola protagonista, a cui un Reynolds riluttante narra le vicende che lo hanno portato a sposarla. L'happy end, per quanto un pochino tirato, risulta comunque gradevole, se non altro perchè non spinge- come molte commedie di Hollywood- sul tasto della riconciliazione familiare obbligatoria, ma lascia spazio ai cambiamenti più realistici della vita.
La sceneggiatura è discreta, e il suo peso grava quasi tutto sugli attori, che sono di buon calibro: la Fisher è simpatica, kevin Kline sempre un uragano, e la bellissima Weisz(sprecata), una gran brava attrice, qualunque ruolo ricopra.
Infine, l'onnipresente Ryan Reynolds, che innegabilmente deve metà del suo successo alla prestanza fisica, ha comunque l'atteggiamento di chi sa di non essere un De Niro o un Hoffman, e non "fa il divo"(per quanto, in Buried o Un segreto tra noi sia piuttosto bravo). Le sue carenze recitative vengono quindi compensate da auto-ironia e garbo, che ne fanno un inteprete gradevole e molto simpatico.
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