Regia di Peter Rader vedi scheda film
Prodotto da Niko Mastorakis con la sua Omega Productions, una sorta di altra Concorde/New Horizon nella produzione di una pletora di b-movies di ogni genere negli anni '80, un thriller familiare sul finire degli stessi, che non ha molto da vedere con il cinema per ragazzi come scritto in alcune recensioni, se non che i protagonisti lo sono, fratello e sorella, come d'altronde lo sono da sempre in molti degli horror d'assedio in una casa.
Brinke Stevens maschera per forza del suo personaggio la sua debordante topaggine, e i toni si fanno nel finale sempre più violenti e perversi, visto che c'è di mezzo pure l'incesto, un nonno-padre con la figlia pazza accoltellatrice di sceriffi fuggita dal manicomio, e due figli naturali che per salvarsi da lei devono decidere di uccidere la stessa.
La sequenza a volte citata del razzo in cantina e delle esplosioni pirotecniche non è vero e per fortuna, che richiami in alcun modo delle boiate pazzesche tipo "Mamma, ho perso l'aereo".
Buona e curata nella fotografia l'ambientazione tra gli alberi dei campi di arance.
Ben fatto il lungo inseguimento finale che prende 28' minuti di film, con e senza il vecchio camioncino, e la maschera-trucco durante l'accoltellamento insistito e visto dai due fratellini da lontano, del vicesceriffo.
John Nada
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