Regia di Louis Leterrier vedi scheda film
Il ritorno di Hulk, a soli cinque anni dal film di Ang Lee, costituisce il secondo tassello della “Road to Avengers”: seguiranno, con una logica inedita al cinema e mutuata dai comics, i personaggi di Capitan America e Thor e quindi la prima avventura del principale team di eroi della Marvel, gli Avengers (da noi Vendicatori). Con buona pace dell’entusiasmo di Norton per il personaggio: in veste di cosceneggiatore si è ispirato al ciclo di Bruce Jones, tra i migliori degli ultimi anni ma sconfessato dalla Marvel proprio come la sceneggiatura di Norton dai produttori (infatti non è accreditato). La pellicola mostra un Banner in fuga, braccato dai militari del gen. Ross tra cui spicca il mercenario Emil Blonsky, ossessionato da Hulk e desideroso di diventare come lui. Si tramuterà nell’Abominio e saranno botte da orbi. Con un artigiano come Leterrier al timone, l’esito è un prevedibile action movie dagli ottimi effetti speciali ma zeppo di incoerenze. Il ritmo, a scapito della logica, regge le due ore e il fan può divertirsi a riconoscere storie e personaggi sia dei fumetti sia della serie Tv: su tutti Lou Ferrigno. Ma, appunto, solo il fan può accontentarsi, con mezzi e attori del genere l’occasione è mancata.
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