Regia di Louis Leterrier vedi scheda film
Questa recensione alla fine sarà forse un pò diversa rispetto a quelle che l'hanno preceduta, e questo non perchè la pellicola rivesta qualche carattere di eccezionalità. No. Il problema è solo mio e ne ho avuto le prime avvisaglie quando mi ritrovai a recensire il recente "Iron Man". Il discorso è che il mio interesse e la mia passione quando si parla di Supereroi e di universo Marvel, sono prossimi allo zero. La mia dimestichezza con questi giocattoloni elettronici è pressochè nulla, per cui possiamo dire che la mia fruizione (a prescindere dalla qualità del prodotto) è sostanzialmente passiva, nonchè poverissima di emozioni. Intendiamoci, sono stato a vedere il film nella convinzione (rivelatasi poi esatta) di godere di un buon prodotto di intrattenimento, ma senza aspettative particolari. In altri termini: preferisco non dilungarmi a parlare di ciò che non so o che conosco molto superficialmente. Detto ciò, il film mi ha divertito. L'impatto con questa vicenda di fughe e di scontri, supportata da elevati mezzi tecnologici, è stato tutto sommato positivo. Non ho visto il precedente film diretto da Ang Lee, ma visto il flop al botteghino, la Marvel producendo questa nuova versione ha inteso da subito correggere la rotta, puntando ad un action movie di ampio richiamo commerciale, rinnegando dunque l'approccio sofisticato di Ang Lee. Coerentemente con le succitate intenzioni, la produzione ha chiamato a dirigere un regista francese specializzato in action movies semplici ed essenziali ("Danny the dog" -dello stesso regista- per esempio era prodotto da Besson, cineasta tutt'altro che sofisticato o intellettuale). Si percepisce l'impressione di un film con troppe anime diverse, decisamente poco omogeneo: l'anima malinconico-intellettuale di Norton e quella puramente adrenalinica del regista Leterrier. Oltretutto poi ci si è messa di mezzo anche la produzione pretendendo di sforbiciare 70 minuti di pellicola, il che (pare) ha mandato su tutte le furie Norton. Comunque le ultime notizia dagli USA ci confermano incassi record, segno che, in ogni caso, la popolarità globale dei supereroi non conosce ancora crisi al box office. La storia è di quelle tipiche quando si tratta di eroi tecnologici: ci sono di mezzo i soliti esperimenti di laboratorio con esiti a sorpresa, c'è la fanciulla innamorata del "mostro-eroe", c'è l'esercito che schiera le forze per catturarlo, insomma è come nelle favole dove -gira e rigira- gli ingredienti son sempre gli stessi. A livello di sceneggiatura, a cui -per inciso- ha contributo lo stesso Ed Norton, è chiaro che qualche modesto sforzo si nota: per esempio c'è tutta una lunga prima parte ambientata in Brasile che, a livello di immagini e scenari, è piuttosto suggestiva, con le favelas a fare da sfondo. Il nemico numero uno di Hulk è qui un "supersoldato" (direi anche "superesaltato") che risponde al nome di "Abominio" (ma come li pescano, certi nomi?). Numerose, suggestive e tecnologicamente potenti, le scene d'azione, create apposta per mandare in visibilio legioni di teen agers (e non solo). Clamoroso (si fa per dire, dato che il tutto rientra nella norma di un prevedibile finale all'insegna del clangore elettronico) lo scontro conclusivo dove Hulk e il signor Abominio ('sto nome mi fa ridere...) se le danno di santa ragione per circa mezz'ora. Ed è un finale dove la tecnologia si mangia tutto quanto, divora ogni cosa, compresa l'immaginazione. Ma a quel punto, mi chiedo, se tutto diventa simulazione computerizzata, che senso ha? Tanto valeva realizzare un cartone animato, o no? Chiedo scusa se ho detto qualcosa di sacrilego per gli adepti del genere, ma come avevo premesso io sono un agnostico rispetto alla materia per cui osservo le cose dall'esterno. Ah dimenticavo un dettaglio mica da ridere: c'è da segnalare una svolta per Hulk a livello di linguaggio (linguaggio?!): l'omone verde adesso quando s'incazza emette un urlo di battaglia, una sorta di grido liberatorio, che ha la valenza di un bel bestemmione oppure di quegli inni che intonano i poliziotti del reparto celere per "caricarsi" quando stanno per manganellare...Lui grida: "Hulk spacca!!" e dopo si sente già meglio, beato lui. Come ogni blockbuster che si rispetti, il cast è (ci mancherebbe!) "stellare". A partire da Edward Norton che, avendo anche co-sceneggiato il film, ne è particolarmente coinvolto. Ma adesso lasciatemi dire un'asinata che però rende l'idea: caro Ed Norton, il tuo indubbio talento d'attore mi sembra vagamente sprecato per interpretare il ruolo di uno che deve indossare sempre braghe elasticizzate perchè quando s'incazza gli s'ingrossa il culo. Vabbè, lasciamo perdere. Bravissimo Tim Roth: quest'ometto che però ha un talento attoriale da gigante. Devo anche dire che m'imbarazza leggermente vedere coinvolto in questo polpettone uno dei miei miti di Hollywood, lo straordinario William Hurt che, comunque, resta sempre un grandissimo attore (e anche un gran figo!). Passando al versante femminile, mi spiace ma, rispetto alla bellezza piuttosto ordinaria da americana ipervitaminica di Liv Tyler, preferisco di gran lunga l'irresistibile fascino sudamericano di Debora Nascimento (la si vede all'inizio come collega di lavoro di Norton in fabbrica, solo per pochi minuti, ma sono sufficienti per restarne incantati!). Solito cammeo di Stan Lee, che stavolta fa un tizio che apre il frigo, beve un sorso di bibita avvelenata e schiatta. Fa piacere anche rivedere il volto, in un cammeo di pochi secondi, di un sorridente Lou Ferrigno. E anche quello (riprodotto da un televisore) di Bill Bixby. Segnalazione doverosa per l'uomo che ha curato la scelta dei commenti sonori, il noto direttore d'orchestra scozzese Craig Armstrong, musicista raffinatissimo di estrazione classica. Proprio nella sequenza finale poi, appare a sorpresa Robert Downey jr., il quale ci preannuncia un futuro episodio che vedrà in scena praticamente la "Nazionale" dei Supereroi. E il sottoscritto commenta: "accidenti che lenze che sono 'sti sceneggiatori di Hollywood! ne pensano una piu' del diavolo!...ma come gli vengono certe ideone rivoluzionarie?!".
Voto: 6 e 1/2
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