Regia di Louis Leterrier vedi scheda film
Lo scienziato Bruce Banner cerca di sfuggire all’esercito statunitense che lo cerca per modificare il suo DNA e sfruttare i suoi poteri come un’arma. In seguito all’esposizione a intense onde di radiazioni gamma, egli si trasforma, sotto stimoli forti quali ansia e rabbia, in un mostro verde dalla forza soprannaturale, Hulk.
Quando ritorna in sé non ricorda nulla se non scene frammentate. Con l’aiuto della fidanzata Betty, figlia del generale delle forze armate, Bruce cerca di trovare un antidoto che possa eliminare quelle crisi che gli procurano la trasformazione.
Contattano lo scienziato Samuel Sterns al quale Bruce aveva mandato un campione del suo sangue e si presentano nel suo laboratorio dove Bruce si sottopone a un esperimento. Ma vengono intercettati dall’esercito che fa irruzione. I fidanzati riescono a fuggire mentre il soldato d’élite, Blonsky, che si era fatto iniettare il siero del “supersoldato” per poter contrastare Hulk, costringe Sterns a farsi trasfondere il sangue di Bruce.
Una reazione avversa trasforma il soldato in un mostro mutante che inizia a demolire mezza città. L’unico che può fermarlo non può essere che lui, il gigante verde. Il duello tra i due sarà inevitabile.
Continuano le avventure dell’incredibile Hulk, il personaggio fumettistico della Marvel Comics e del suo interprete Lou Ferrigno. A cavallo degli anni settanta e ottanta diventa una serie trasmessa dalla TV USA per approdare poi anche in Italia.
Il regista Louis Leterrier gira questo film rimanendo fedele e coerente con le storie e i personaggi del fumetto e delle serie precedenti. Il ritmo è buono e gli effetti speciali ottimi. Anche la colonna sonora è degna di interesse. Bravo Edward Norton, anche come sceneggiatore in sostituzione di Zak Penn.
Le avventure di Bruce Banner, lo scienziato vittima di un errore di laboratorio che si trasforma in un gigantesco mostro verde, continua ad affascinare il pubblico ottenendo un buon successo anche sul grande schermo.
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