Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film
Il vero titolo era "Inseminator", ma senza la presenza di Schwarzy i distributori non se la sono sentita di metterlo.
(In realtà volevo scrivere solo un commento, ritenendo il film non meritevole di una recensione, ma sono andato oltre i 350 caratteri).
Titolo sbagliato, i distributori hanno perso l'occasione di fare molti incassi con lo pseudo fantascientifico "Inseminator".
Filmetto inconsistente, appena potabile, basato e abbastanza fedele si alla novella di Apollinaire, ma che il poeta aveva scritto solo per fare un po' di soldi, essendo in quel periodo in pessime condizioni economiche.
Che dire, questo ragazzo che scopre il sesso, circondato da tutte queste donne disponibili e compiacenti, con un regista che ammicca, fa e non fa, comunque non si spinge oltre i limiti tra eros e pornografia, con una lieve e larvata satira del militarismo e della guerra.
La confezione, fotografia ambientazione costumi recitazione etc, non sarebbe neanche malvagia, ma l'insieme alla fine non convince e non coinvolge.
Ovviamente tutti i giudizi negativi della critica, specie il mio, derivano solo dalla profonda invidia verso il protagonista per non aver vissuto una adolescenza simile alla sua.
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