Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film
La crescita sotto tutti i punti di vista del vispo quattordicenne Roger.E'scoppiata la Prima Guerra Modiale e di maschi appetibili nella bella tenuta di campagna c'è solo lui.E si sa a una certa età gli ormoni impazzano...facendo in modo che il vispo ragazzotto non si tiri assolutamente indietro..anzi.A dirla così sembra un film erotico all'italiana,di quelli pecorecci con inquadrature ginecologiche.Invece il film di Mingozzi si dimostra di qualità nettamente superiore,scritto con la giusta ironia da sceneggiatori di vaglia(
Jean Claude Carrière e Peter Fleischmann) basandosi su uno scritto libertino/ironico di Apollinaire in cui era evidente anche una vena di satira antimilitare.Qui la satira antimilitare è persa,Mingozzi a volte indugia un po'troppo sulle grazie delle belle e spiritose attrici che ha a disposizione ma il film si mantiene sempre sul filo dell'ironia e lontao dalla volgarità.Ci si diverte a vedere il giovane Roger molto "impegnato"(chi tra i maschietti non avrebbe sognato di stare al suo posto sempre al centro delle attenzioni di siffatte presenze femminili),e a vedere quasi la boutade del finale dove il nostro ragazzetto indubbiamente molto sveglio si adopera per trovare i giusti partiti(ovverossia mariti)alle donne con cui è stato...L'iniziazione del titolo è veramente intesa in senso molto lato.Forse questo film è stata un iniziazione anche per Mingozzi,prtoagonista altrove di cinema più impegnato....
un film non particolarmente raffinato ma che a tratti diverte
cagnesca come attrice
funziona
non male
un sogno per lui questa parte...
abbastanza sprecato
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