Tra le storie raccontate: tensioni razziali si accompagnano a visioni paranoiche della città fatte da un turista americano; una lavoratrice straniera entra nell'ambiente borghese del suo datore di lavoro; un uomo è tormentato dalla coesistenza di due rapporti, quello con la moglie e quello con l'amante; un ragazzo che lavora in una copisteria scorge e desidera un altro uomo; un padre cerca di gestire il difficile rapporto con la figlia; una coppia cerca di aggiungere un po' di pepe alla propria vita sessuale.
Note
Tra i registi, Joel & Ethan Coen, Wes Craven, Alexander Payne e Gus Van Sant.
Si prende un quartiere – pura tappezzeria (e che tappezzeria!) – e ci si gira qualcosa, in qualsiasi linguaggio filmico: dal melò all’horror (western non pervenuto). Bozzetti, acquerelli nel migliore dei casi, cuciti senza un (decodificabile) criterio: riuscitissimi e persino incantevoli, in alcuni casi, pessimi in altri.
Si fosse chiamato "Roma, me piaci 'n frego e mezzo", sarebbe andata così: "Famme 'n corto su Roma. Quello che te pare, 'ndo te pare. Poi cucimo tutto e famo er firm". Invece si chiama Paris, je t'aime e ha tutto un altro suono, anche se lo spettatore non può orgasmare dello stesso piacere che proverebbe sentendo il canonico rotacismo del francese che pronuncia "irrorare un raro… leggi tutto
E' un film meraviglioso. Non si fa alcuna fatica a passare rapidamente da una storia all'altra che, nella loro semplicità, non mancano di affascinare, quando non divertono, commuovono o fanno riflettere. Non vi sono cortometraggi brutti, al massino ce sono di meno belli, che prendono di meno, ma essenzialmente sono tutti di ottima realizzazione e soprattutto intelligenti e ben curati. I… leggi tutto
uno schifo, con sceneggiatura frettolosa e buttata su... episodi veloci, dove qualcuno fa ridere ed è buffo, probabilmente il migliore fra questi è quello dei Coen, ma il resto è una porcata totale... nel film la passione e l'amore per Parigi sparisce... doveva intitolarsi Paris je ne t'aime pas, e forse rendeva l'idea.... bah leggi tutto
Si fosse chiamato "Roma, me piaci 'n frego e mezzo", sarebbe andata così: "Famme 'n corto su Roma. Quello che te pare, 'ndo te pare. Poi cucimo tutto e famo er firm". Invece si chiama Paris, je t'aime e ha tutto un altro suono, anche se lo spettatore non può orgasmare dello stesso piacere che proverebbe sentendo il canonico rotacismo del francese che pronuncia "irrorare un raro…
FILM con giovani attori (M-Z)
Film italiani o stranieri non necessariamente conosciuti al grande pubblico che hanno lanciato o hanno visto la partecipazione di giovani attori di cui alcuni diventati in seguito…
Prendendo spunto da una bella playlist di Peppe Comune proviamo a rilanciare il tema "urbanistico" delle periferie nel cinema. Ma attenzione: periferia non è provincia. Per avere una periferia ci vuole una città, una…
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E' un film meraviglioso. Non si fa alcuna fatica a passare rapidamente da una storia all'altra che, nella loro semplicità, non mancano di affascinare, quando non divertono, commuovono o fanno riflettere. Non vi sono cortometraggi brutti, al massino ce sono di meno belli, che prendono di meno, ma essenzialmente sono tutti di ottima realizzazione e soprattutto intelligenti e ben curati. I…
uno schifo, con sceneggiatura frettolosa e buttata su... episodi veloci, dove qualcuno fa ridere ed è buffo, probabilmente il migliore fra questi è quello dei Coen, ma il resto è una porcata totale... nel film la passione e l'amore per Parigi sparisce... doveva intitolarsi Paris je ne t'aime pas, e forse rendeva l'idea.... bah
Degenerazioni urbanistiche dei "grands ensembles" di ispirazione lecorbusieriana, le banlieues sono diventate il segno architettonico più imponente e visibile delle contraddizioni sociali della Francia contemporanea.…
Di solito i film a episodi sono tremendamente raccogliticci. Non è questo il caso: malgrado la disomogeneità non sia del tutto evitata, almeno sette corti brillano di luce propria. E tra questi almeno due piccoli…
....film di qualità,belli & invisibili, introvabili, irrecuperabili, dispersi nel mare in tempesta della (mala)distribuzione italiana. Dove sono finiti?
I cugini d'oltralpe qualche capitolo nella storia del cinema l'hanno scritto! Prima di tutto l'incipit della (ormai) lunga storia della settima arte, grazie ai geniali fratelli Louis e Auguste Lumière, alla…
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Si prende un quartiere – pura tappezzeria (e che tappezzeria!) – e ci si gira qualcosa, in qualsiasi linguaggio filmico: dal melò all’horror (western non pervenuto). Bozzetti, acquerelli nel migliore dei casi, cuciti senza un (decodificabile) criterio: riuscitissimi e persino incantevoli, in alcuni casi, pessimi in altri.
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