Regia di Michael Polish vedi scheda film
Qualcuno in America ci prende per degli stupidi. Allora...un tizio, evidentemente con qualche rotella fuori posto, decide di costruirsi, in totale fai-da-te, un razzo spaziale e lanciarsi oltre l'esosfera da dentro una baracca di legno. Quel che è peggio è che ci riesce pure. Intanto moglie premurosa e fedele figliolo sono installati in una base di controllo improvvisata, ricavata all'interno di una roulotte. No, non siamo a Cape Canaveral, ma in una fattoria del Texas e quelli della NASA fanno la figura dei polli. L'attore che interpreta il nostro "eroe" è Billy Bob Thornton, sempre più afflosciatosi col passare degli anni. Qualche produttore deve aver pensato di fare il botto con il film, ma ha sbagliato i calcoli. Il botto invece lo fa il missile, due volte pure, e i calcoli, corretti questa volta, li fa lo stesso astronauta contadino il cui rientro sul suolo terrestre sfiora la perfezione. Illeso, la giardinetta di famiglia lo recupera e tutti, beati e sorridenti, via a mangiarsi una bella pizza. L'assurdità della sceneggiatura impedisce alla storia di veicolare qualsivoglia genuina emozione, avvolta da luoghi comuni e da retorica sul sogno (il razzo si chiama "The Dreamer"), sul nulla-è-impossibile (...anche per gli umili: il titolo è quasi un ossimoro, molto significativo), sul bisogna-crederci-nella-vita. Arrivati ai titoli di coda (per chi ce la fa) è il delirio totale: Charles Farmer, sempre Thornton, è ospite del nazionalpopolare Jay Leno nel suo storico Tonight Show, mentre "Rocket Man" di Elton John fa pomposamente da colonna sonora.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta