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Il Cavaliere Oscuro

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Il Cavaliere Oscuro

di cheftony
6 stelle

Quando un film riceve lodi sperticate in tutto il mondo e a te invece non convince, i motivi possono essere cercati da tante parti: puoi pensare che tutto il mondo sia improvvisamente impazzito, critici compresi, puoi pensare che non è il tuo genere di film oppure non hai mai capito una cippa di niente. Nel mio caso, spero di poter escludere in parte l'ultima ipotesi e di poter invece tranquillamente ammettere che non sono mai stato un grosso fan dei supereroi (sperando così di scampare le accuse :-)...

Il cavaliere oscuro mostra un Batman diverso dai capitoli precedenti girati da Tim Burton e Joel Schumacher, non più quell'alter ego del finanziere senza macchia e senza paura, ma un uomo-pipistrello diviso interiormente fra l'amore per la giustizia e l'amore per una Gotham City che forse necessita di altro in determinate circostanze; un uomo anch'egli, come tutti, contaminabile dal Male e capace di trasgredire le regole trovandosi di fronte quella che sembra a tutti gli effetti l'incarnazione del Male stesso: Joker.
Anche Joker è diverso: non c'è più il malvagio giocherellone nicholsoniano, che lascia spazio alla nuova caratterizzazione dei fratelli Nolan (uno regista, l'altro scrittore e sceneggiatore) e di Heath Ledger che lo interpreta piuttosto bene, dando vita ad un personaggio meno scherzoso e più tristemente perverso, meno incline all'astuzia e più all'uso di bombe, fucili, esplosioni per i suoi scopi.
Inoltre questo film, insieme al precedente Batman begins, forma un ampio prequel, che ci fa assistere ai fatti che portarono il procuratore distrettuale Harvey Dent, uomo integerrimo, apprezzato e "sospettato" di essere il misterioso Batman, a perdere la ragione e diventare Due Facce.

Il film è spettacolare, forse fin troppo, e ne viene fuori un immenso giocattolone colmo di esplosioni, incendi, omicidi fulminei intervallati da dialoghi talvolta imbarazzanti e da qualche digressione sociale-filosofica, qua e là anche appropriate.
Gli interpreti, in generale, sono davvero validi: Bale non è memorabile ma piuttosto bravo, Gary Oldman è una garanzia e Heath Ledger è bravissimo anche dietro il trucco da Joker, anche se, ribadisco, se non fosse morto prematuramente a 28 anni alla notte degli Oscar non se lo sarebbe filato nessuno...Bene anche gli altri eccellenti "gregari", cioè Aaron Eckhart, Michael Caine, Morgan Freeman.

Fondamentalmente, Il cavaliere oscuro raggiunge l'obiettivo-base di un film di supereroi (che credo sia "divertire") e riesce a mantenere attento lo spettatore nonostante le 2 ore e 20' di durata, non è poco; ma il tono pessimistico che si auto-conferisce, pur apprezzabile a livello di tentativo, può sembrare troppo ambizioso e forzato, colpa in particolare di dialoghi nei momenti-chiave non del tutto appropriati e non sufficientemente drammatici per indurre l'apprezzamento senza riserve della morale di fondo: anche chi è votato al Bene non è del tutto immune dal Male, l'intera Gotham inclusa...

In sostanza, un bel film d'intrattenimento e di effetti speciali, che scorre bene nonostante la trama contorta; capolavoro, come molti hanno detto? A mio giudizio, no.

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Ultimi commenti

  1. Lina
    di Lina

    Sono più o meno d'accordo con quello che scrivi ad eccezione soprattutto del fatto che Heath Ledger, se non fosse morto prematuramente a 28 anni, non sarebbe stato filato da nessuno alla notte degli Oscar. Cosa ne puoi sapere che sarebbe stato veramente così? Obiettivamente ha interpretato con una passione così intensa e con grande maestria il ruolo del Joker, da meritare qualcosa di più di un semplice "bravo". Questo cavaliere oscuro infatti è sorretto in gran parte dalla sua presenza. Neppure Nicholson, seppur bravissimo, s'è rivelato intenso come Ledger ed i riconoscimenti che ha avuto quindi li ha meritati per la sua bravura, non certo perchè è morto prematuramente.

  2. cheftony
    di cheftony

    So di essere cattivello a riguardo, ma è semplicemente la mia opinione. Reputavo Heath Ledger bravo già da prima di questo ruolo e non ho disconosciuto i suoi meriti, ma ho solo buttato lì una polemica contro i "riconoscimenti post-mortem", che possono andare al di là dell'effettiva bravura; magari non è questo il caso e avrebbe preso l'Oscar comunque, nessuno può saperlo. Io mi limito a ricordare che quando uscì "I segreti di Brokeback Mountain" parlarono tutti della scandalosa storia narrata dal film e non della sua bella interpretazione, che effettivamente ottenne una nomination all'Oscar. Dopo la sua morte, venne idolatrato da tutti prima ancora di vedere il film. Ecco, avrei preferito vedere una via di mezzo fra le due cose...Un saluto e grazie dell'intervento.

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