Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Decisamente migliore del suo prequel Batman begins, come film ha un certo fascino. Siamo ancora una volta lontani dallo stile tragicomico dei film di Tim Burton poichè qui i toni si fanno più amari e sciagurati che mai, eppure tutto appare così intenso e realistico, che non può non emozionare. Batman in questo caso e proprio come nel primo episodio, è un uomo molto solo e perseguitato dai sensi di colpa. Nolan non gli dona una caratterizzazione propriamente eroica, ma una drammatica che lo spinge ad autopunirsi perchè non riesce ad essere come vorrebbe essere. Non si presenta più dunque come un eroe senza macchia, ma come un cavaliere oscuro in preda ad una fuorviante insicurezza e a dei forti complessi d'inferiorità causati dall'impossibilità di essere sempre capace di salvare come vorrebbe la sua città dai pericoli che la minacciano. Questo nuovo Batman ci mostra la sua vera anima nera quindi, ma anche se l'emblema eroico del fumetto è stato storpiato in un banale prototipo come quello di una fragilità interiore appena scoperta, l'idea attrae e confonde perchè è più facile identificarsi in un personaggio imperfetto che tenta di fare del suo meglio, anzichè in un personaggio perfetto ed infallibile troppo lontano dalla realtà che ci circonda. Ancora una volta, la Gotham City di Nolan assomiglia alla Detroit da incubo del film Il corvo perchè c'è troppa violenza, troppa prevalenza del male e troppa ingiustizia che rimane impunita, ma la trama lascia qualcosa dentro e induce a riflettere. I suoi risvolti sconfortanti, reduci di buone sequenze d'azione e d'intrecci coinvolgenti, ma soprattutto di analisi profonde sull'eroismo e sulla criminalità, provengono da un ottimo approfondimento di fatti e situazioni. Per esempio viene introdotta e poi mostrata meticolosamente la causa del mutamento sia fisico che caratteriale del procuratore distrettuale Harvey Dent Due Facce, che sorprende ed impietosice al tempo stesso. Il viaggio compiuto dalla trama nella psiche umana che dimostra che di fronte alla perdita dei valori a cui si tiene di più nella vita, anche la persona più innocua ed integerrima della terra può incattivirsi votandosi al male, è sicuramente uno dei punti forza di questo film, così come lo è l'intensissima interpretazione di Heath Ledger che si presta con corpo ed anima, a rendere impareggiabilmente carismatico il personaggio del Joker.
Comunque è uno di quei film adatti a piacere e ad esser capiti da una cerchia di pubblico più ristretta rispetto a quella dei film di Tim Burton che potevano esser guardati, apprezzati e compresi da tutti, grandi e piccini. Questa nuova trilogia di Batman infatti è troppo cruda, drammatica e violenta perchè sia concesso anche ai ragazzini o ai bambini di vederla ed apprezzarla.
Inoltre, l'idea della sceneggiatura di rendere Batman quasi più sfigato di Giacomo Leopardi in amore nonostante non sia neppure brutto persiste, ma... che diamine, l'unica donna per la quale riesce a provare dei sentimenti e che poi è anche la sua più cara amica d'infanzia, non lo vuole ed alla fine muore pure! Infatti, l'epilogo è veramente catastrofico, irritante ed inconcludente, ma spero comunque che il prossimo capitolo porti un'ondata di novità meno funeste...
Ha fatto un lavoro discreto questa volta.
La sua interpretazione questa volta l'ho trovata migliore rispetto a quella di Batman begins, ma ancora non mi convince del tutto.
Eccezionale, un cattivo perfettamente folle, incisivo e molto, molto espressivo.
Bravo.
Intenso e bravo.
Bravo.
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