Regia di Michael Davis vedi scheda film
Ultimamente l'ottimo risultato commerciale di "Wanted" sembra premiare una nuova tendenza del cinema action che in sostanza vede una trama risaputa, sparatorie frequenti come lampioni su un viale, la macchina da presa che spesso ruota intorno agli "sparatori", e un accenno a un rallentatore fluido alla "Matrix" per intendersi nelle scene clou. Nonostante la pubblicità, tanto successo non è arriso a "Shoot 'em up", se possibile ancor più stilizzato del film con James McAvoy e Angelina Jolie: per i primi venti minuti si può pensare di stare assistendo a una sorta di banda a fumetti trasposta su schermo per la forte impronta surreale, ma nell'ora successiva il film assume i connotati di una robusta "mattonata". A parte una sparatoria che si svolge con i contendenti lanciati da un aereo prima che i paracadute si aprano ( sparare a migliaia di metri d'altezza , mirare eccetera dev'essere facilissimo...) si tocca l'apice quando una mano con le dita rotte e con diversi proiettili conficcativi viene messa su una fiamma e le pallottole vengono così proiettate dove si ha bisogno: il regista Mark Davis vorrebbe probabilmente immettere nel film un'ironia che non gli è propria, sia Owen che la Bellucci sono bidimensionali, mentre Giamatti, altrove attore molto interessante gigioneggia in ogni inquadratura in cui è presente. Bilancio? Da spararsi....
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