Regia di Gian Claudio Guiducci vedi scheda film
L'impressione su Carlo Petrini - del quale ho letto due libri pubblicati dalle Edizioni Kaos, tra i quali Nel fango del dio pallone, che fa da filo conduttore per questo film - è che sia sostanzialmente sincero. E questo anche se spesso i cosiddetti "pentiti" tendano a raccontare ciò di cui sono a conoscenza sminuendo le proprie responsabilità, enfatizzando gli elementi di cui sono a conoscenza per guadagnare qualche rendita prevista dalla legge (si legga il recente Cronaca criminale di Pino Nicotri, sulla Banda della Magliana). Petrini non dà quest'impressione, anche perché evidenzia in prima battuta i propri errori, prima ancora di accusare gli altri. Ed anche a prescindere dai singoli episodi enucleati, è apprezzabile lo stile lucido e cronachistico del film di Guiducci, che corre anche lungo la falsariga di uno spettacolo teatrale ricavato dal primo libro dell'ex calciatore, che, curiosamente, è nato nello stesso piccolo borgo (Monticiano, 1.412 anime) in provincia di Siena, nel quale è nato anche Luciano Moggi.
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