Regia di Toni D'Angelo vedi scheda film
Notte di veglia in onore del caro defunto Antonio: quattro, anzi cinque amici quarantenni, quattro uomini e una donna, si ritrovano una sera a Napoli dopo anni dal loro ultimo incontro, risalente al periodo universitario.
L'occasione è drammatica: il loro amico è rimasto vittima di un incidente stradale, dopo che, in stato di ebbrezza, l'uomo si è andato a schiantare contro un ostacolo.
Approfittando del taxi che segue fedelmente uno di loro, gli amici decidono di trascorrere la nottata assieme, in onore dei vecchi tempi, seguendo la corrente delle feste alternative, quelle che sarebbero piaciute allo stesso defunto.
L'occasione sarà utile per stilare bilanci di vita, per riflettere sulla pochezza di molte delle vite dei cinque amici; cercare di riprendere situazioni sentimentali lasciate in sospeso, prendere consapevolezza dei propri fallimenti.
Di fronte a loro un tassista saggio, pacato, riflessivo che riesce a dispensare le sue massime con una platealità partenopea che risulta più che mai pertinente e di buon gusto.
Quasi un "grillo parlante" che ha saputo scegliersi un lavoro che permetta di osservare senza essere visto o notato, nell'ambito di un turno serale che gli consente di vivere la Napoli più esclusiva e tranquilla, ma anche pittoresca e poetica, che si possa cercare rispetto ad ogni altra fascia oraria delal giornata.
Una notte sa calarsi nei cliché ampiamente percorsi di bilanci di vite irrisolte o allo sbando senza ripetersi o perdersi in troppe ovvietà: a vincere e a convincere è lo stile rarefatto del racconto, le atmosfere dark di una Napoli degli eccessi, ma anche dolente e sofferente, stilisticamente diversa e meno blasfema della Roma sorrentiniana dei festini kitch de La grande bellezza.
Tutto sotto tono, ma senza dimenticare il dramma di fondo, la smania del vizio che raggira ed accerchia entro una via senza ritorno; la consapevolezza di vivere le fasi finali e definitive di un fallimento economico e morale che non lascia speranza alcuna.
Buon esordio per l'interessante regista Toni D'Angelo, che regala al padre cantante Nino, molto efficace e posato, il ruolo del saggio autista, cardine morale di tutta la vicenda.
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