Regia di Toni D'Angelo vedi scheda film
Napoli oggi. Senza mezze misure, senza luoghi comuni. L’opera d’esor?dio di Tony D’Angelo (figlio del noto Nino) è una bella sorpresa. Non succede nulla, tutto è sussurrato, come spesso avviene di notte. Tutto sembra più vero. Anche Napoli, che per una volta è una città come le altre, complicata, disastrata come i personaggi tratteggiati appena su questa tela. Una notte, un taxi conduce da un luogo ideale all’altro un gruppo di amici, riunitisi dopo molto tempo a causa di un funerale. L’improvvisa scomparsa di uno di loro li spinge a una riflessione leggera e malinconica sui sogni della giovinezza, sui traguardi mancati del presente. Come nel kasdaniano Il grande freddo. Attraverso una cifra stilistica documentaria e “familiare”, povera di mezzi ma capace di “pedinare” la realtà alla maniera di Zavattini. Come nel cinema di John Cassavetes. Straordinari gli interpreti, nel mettere in scena un gruppo di perdenti, di bastonati, senza buonismo e senza cattiveria. Gli sconfitti dalla vita sono piccolo borghesi. In confronto a loro, il lunare tassista interpretato da Nino D’Angelo è un sole, proletario e semplicissimo. Lui, pur non avendo avuto nulla dalla vita è l’unico a sentirsi fortunato.
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