Regia di William Fruet vedi scheda film
Trascurabile teen horror girato con una mano sola (e l’altra a sfogliare il manuale dei cliché del genere). Poco incisivo e interessante: visione decisamente non necessaria.
“Killer party” è un anonimo horror movie, che sfrutta la tendenza del filone teen degli anni ‘80. Affidato ad un cast ed una crew tecnica senza grossi nomi, né talenti, né per la verità grosse velleità e ambientato durante una festa seguita ad un rito di iniziazione in cui una delle protagoniste, Jennifer, viene posseduta e attacca gli altri impugnando un forcone, il film rivela banalità e si sviluppa con effetti sonori e di trucco che rasentano la puerilità, fallendo nell’intento di impressionare. Non basta un’ambientazione di tendenza, una voce spaventosa ed un finale aperto: i troppi cliché di maniera rendono il tutto poco credibile e ancor meno interessante.
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