Regia di Chris Sivertson vedi scheda film
Vorremmo dire che almeno lo spogliarello di Lindsay Lohan vale il prezzo del biglietto. Ma mentiremmo, sarà il costume di scena o la svogliatezza della bad girl, neanche lì la pur sensualissima ex ragazza prodigio (ricordiamo Mean Girls ma anche la bella e delicata partecipazione in Bobby), nonostante gli stravizi degli ultimi anni, esprime se stessa al meglio. Tanto talento per nulla, come quello di Chris Sivertson che è anche ambiziosissimo, se è vero che ha scelto uno script pericoloso fin dal titolo, So chi mi ha ucciso di Jeff Hammond, e una diva mal sopportata da opinione pubblica, critica e star system, puntualmente insignita di due Razzie Awards (sugli 8 complessivi del film: record assoluto, battuti i mitici Showgirls e Gigli). Li vince per le due peggiori attrici, perché qui Lindsay è la brava ragazza Aubrey e la stripper Dakota. Sdoppiamento di personalità? Storie di belle gemelle? Transfert letterario di una giovane scrittrice? Non ci viene risparmiato nulla in questo serial thriller poco serio, in cui tutti, nessuno escluso, danno il peggio. Già divenuto oggetto di (stra)culto, il critico di Boston Ty Burr ha scomodato persino Lynch e De Palma. Arrivato con due anni di ritardo in Italia. Purtroppo.
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