Regia di Eduardo Tartaglia vedi scheda film
Durante una missione internazionale di pace in Medioriente viene sorteggiato un soldato che dovrà accompagnare nel suo Paese una ragazza incinta e sposarla per farle ottenere la cittadinanza locale. Manco a dirlo, tocca all’italiano, che deve vedersela prima di tutto con la fidanzata infuriata.
Il titolo ricalca un classico incipit barzellettistico, ma ben presto il film si dimostra perfino inferiore agli standard lasciati intendere: il soggetto dei fratelli Vanzina e la sceneggiatura di Eduardo Tartaglia non si schiodano da un evidente macchiettismo grossolano fatto di personaggi totalmente privi di psicologia, dialoghi insensati e situazioni prevedibili con largo anticipo. Se si fa pure conto della confezione modesta ai limiti del televisivo, l’unica cosa vagamente accettabile di questo Ci sta un francese, un inglese e un napoletano è la recitazione, grazie naturalmente a uno stuolo di interpreti e caratteristi degni di nota come Biagio Izzo, Mario Porfito, Regina Bianchi, Elian Khan, Patrizio Rispo e naturalmente lo stesso Tartaglia e sua moglie Veronica Mazza, nei due ruoli centrali della trama. Per Tartaglia è la seconda regia, a sei anni di distanza da Il mare non c’è paragone (2002), ma la scia di Salemme pare ancora ben lontana da raggiungere. Si segnala una comparsata autoreferenziale di Peppino De Capri, costretto peraltro a una battuta volgare prima di uscire di scena. 3,5/10.
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