Regia di Giannetto De Rossi vedi scheda film
Pessima prova per il grande Giannetto De Rossi passato alla regia del secondo episodio sul coccodrillo assassino dei Caraibi americani. L’impianto generale della narrazione è un unico grosso raccordo informativo, banale, telefonato, con dialoghi che nemmeno in una televendita. Eppure il film esiste lo stesso, e va detto che gli attacchi del coccodrillo gigantesco, ben più crudeli e cruenti nel primo capitolo, sono comunque divertenti e perdono di vista la realtà per consegnarci un mostro vero e proprio che attacca ragionando su come e chi attaccare. Un coccodrillo che fa robe che forse nella realtà non farebbe mai. Non ne ha motivo, non c’è un sottotesto che lo lasci intuire. Questo, lungi dall’essere stato forse pensando in fase di sceneggiatura, è l’unico aspetto interessante del film. Magari facessero così gli horror oggi: ovvero facessero arrivare un mostro o un assassino spietato a mietere le proprie vittime senza spiegarci il perché e il percome, senza dirci da dove arrivi, e senza informarci su come abbia fatto ad essere in un posto e tre secondi dopo in un altro.
In definitiva, l’operazione mitopoietica riuscitissima nel primo film qui non attecchisce, anzi annichilisce per la banalità e qualità infima del risultato finale.
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