Regia di Peter Hedges vedi scheda film
VOTO : 6+.
Grazie al piccolo “Schegge di April”, Hedges ha ottenuto questa possibilità per confrontarsi con un pubblico più ampio, dirigendo un film con alle spalle un budget decisamente superiore, seppur non esorbitante.
Il risultato non è eclatante.
La storia si può racchiudere nel significato che può assumere la parola amore all’interno di un nucleo familiare ampio, soprattutto quando si è già visto parecchio di questa vita.
Il protagonista ha tre figlie ed ha perso l’amata compagna (apprezzabile la scelta di partire dal dopo), fa fatica a legare con tutti e si ritrova nel solito raduno familiare nel quale scatta il classico colpo di fulmine, ma purtroppo il destino gioca spesso brutti scherzi e la donan si rivela la nuova compagna dell’amato fratello.
Da qui il film gioca sulla vita e sulle scelte che la contraddistinguono.
Tutto molto semplice, ma caratterizzato da una narrazione un po’ sospesa che tende a funzionare; il regista si prende infatti i suoi tempi, senza mai alzare la voce, trovando a tratti anche soluzioni discrete.
Però la pellicola in sintesi finisce col non decollare mai definitivamente, si lascia piacevolmente osservare, ma non ti invade mai, non fa scaturire nell’emozione profonda, non riesce a conquistare.
Bello comunque il finale brusco ma che racchiude bene la storia, anche se è un po’ frettoloso nella sua costruzione.
Nel complesso gradevole.
VOTO : 6+.
Altalenante anche se comunque lascia intravedere uno stile piuttosto personale.
VOTO : 6.
Gradevole, ma trattenuto e non propriamente a suo agio.
VOTO : 6.
Abbastanza piacevole.
VOTO : 6-.
Fa la sua parte.
VOTO : 5,5.
Ruolo secondario piuttosto anonimo.
VOTO : 6.
Sufficiente.
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