Regia di Berardo Carboni vedi scheda film
Un piccolo film che è riuscito misteriosamente a passare indenne tattraverso la tentacolare censura preventiva berlusconiana.Stampato in sole due copie,praticamente mai distribuito,passato su SKY quasi clandestinamente e subito soppresso dai palinsesti.Potenza del cavaliere. Addirittura questo film ha provocato interrogazioni parlamentari,indovinate da parte di chi,hanno detto addirittura che istiga a delinquere contro il presidente del Consiglio.Ecco se tutti questi catoni censori avessero visto il film forse si sarebbero accorti che in realtà il film parla di molto altro.E il Berlusconi qui interessato non è quello reale ma è solo il simbolo di una nuova civiltà fondata sull'avvenenza dell'aspetto esteriore che il protagonista del film cerca di avversare con tutto il suo armamentario di dubbi,manie e fobie brillantemente illustrati nei suoi surreali monologhi.Questo film è la storia di un cervello che va in pappa,di un uomo che sta scontando il vuoto d'ideologia che lo attanaglia,è la storia di una psiche confusa e sbandata.Kurtz vuole combattere la civiltà dell'apparire,non è antiberlusconiano nel senso stretto.E'contro quello che lui ai suoi occhi rappresenta:una appropriazione indebita e subdola di sogni e incubi degli italiani.Il linguaggio registico è vivace,pur essendo un film che non ha praticamente budget ha idee da vendere e riesce a descrivere con un alternarsi di bianco e nero e colore,di cartoon a sequenze con attori veri,addirittura con sequenze fuori sincrono lo sbandamento di Kurtz che vede tutto con i contorni confusi .E che sceglie il modo più nichilista per risolvere il suo delirio.Un colpo di fucile.....
regia imaginosa
rende bene lo sbandamento
non male
apparizione affettuosa
inquietante
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