Regia di Tony Goldwyn vedi scheda film
VOTO : 6.
Questa storia mi ricorda vagamente qualcosa, ma non mi viene in mente bene cosa ...
Scherzi a parte si tratta del remake americano del primo successo di Gabriele Muccino (che per la cronaca mi piace assai), adattato per l’occasione da una firma di peso come Paul Haggis (e qui non si capisce bene il motivo della sua partecipazione).
Così la storia, pur mantenendo intatta l’impalcatura portante, assume una fisionomia più vicina al gusto degli americani (in sintesi più semplice e meno urlata, più commedia, meno dramma).
Michael (Zach Braff) vive serenamente i suoi trent’anni pensando di avere tutto quanto gli serva per star bene.
Un bel lavoro, tanti amici fidati ed una bella ragazza che gli vuole bene, ma quando questa rimarrà incinta qualcosa nella sua testolina va improvvisamente in panne.
Conosce una bella, e giovane, ragazza, ci esce, viene sgamato perché la sfiga ci vede sempre fin troppo bene, mette a rischio il legame a cui tiene, se ne accorge e si impegna strenuamente per recuperare.
Intanto attorno a lui si muovono i suoi amici, tra chi una relazione fissa non sa cosa sia, chi ha deciso di divorziare e chi vorrebbe ripartire (o semplicemente partire) dopo essere stato lasciato.
La storia è proprio quella, ma decisamente sforbiciata nel contorno (via molte parti sui personaggi secondari a piè pari) e nel finale (non c’è la parte che mostra il futuro anteriore), fin troppo repentino, con un clima generale più pacato, da commedia romantica per buona parte e senza troppe urla quando si entra nel vivo dello “scontro”.
Il film funziona bene soprattutto all’inizio e fino a quando il clima rimane ilare e disteso, mentre la seconda parte sembra fatta semplicemente per portare a termine l’operazione senza troppi feriti.
Quanto sopra anche perché il cast non è all’altezza di quello italiano e soprattutto ha caratteristiche diverse.
Braff è più simpatico di Accorsi, ma meno frenetico ed impulsivo, mentre la Mezzogiorno era proprio tutta un’altra cosa, almeno nella componente drammatica, gli altri invece sono abbastanza anonimi (a parte Tom Wilkinson, non citato nella scheda di FilmTv, che è sempre un piacere da vedere).
In sintesi direi molto meglio, almeno per me, l’ultimo bacio “mucciniano”, per cui chi lo ha amato troverà questo decisamente più povero, mentre forse chi non ha sopportato l’originale per certe esasperazioni, potrebbe trovare questo più calzante alle proprie necessità.
Film sufficiente, certo non può vantare nemmeno l’idea originale e si poteva fare qualcosa di meglio senza dubbio.
VOTO : 6.
Meglio nella parti più leggere, infatti tenute più lunghe, che in quelle drammatiche.
VOTO : 6.
Quando deve fare il simpatico funziona bene, più impacciato quando il registro richiederebbe un apporto diverso.
VOTO : 5,5.
Perde nettamente la sfida a distanza con Giovanna Mezzogiorno.
VOTO : 5++.
Piuttosto acerbo.
VOTO : 6.
Carina e spontanea.
VOTO : S.V.
Comparsata veloce, ma mi ha fatto piacere rivederlo in scena.
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