Regia di Fabrizio De Angelis vedi scheda film
Un gruppo di giovani ecologisti, in vacanza ai Caraibi, viene attaccato da un coccodrillo gigante e aggressivo oltre ogni dire; una ragazza muore e - scopriranno - non è la prima vittima del mostrone. Ma nessuno ha interesse che si venga a sapere del pericolo, perchè il megacoccodrillo è geneticamente mutato dall'inquinamento pesante prodotto da una fabbrica del luogo.
Fabrizio De Angelis è stato uno dei principali autori 'di genere' nostrani dediti al filone del clone dei successi americani. Killer crocodile non si ispira a una pellicola in particolare, ma riprende le atmosfere del film horror-thriller in stile Lo squalo (Steven Spielberg, 1975) traslando l'animale-mostro protagonista in un non meno pauroso coccodrillone mutato geneticamente. Gli effetti speciali sono poca cosa, ma non buttati via; l'ambientazione è effettivamente caraibica, il ritmo c'è: questo è tutto quanto di buono si possa dire sul film. Il resto è la solita fuffa: interpreti scadenti o poco incisivi (con comparsata di Van Johnson, unico nome di rilievo nell'intero cast), una trama sterotipata ai massimi livelli (sceneggiatura di De Angelis e Dardano Sacchetti), riflessi ecologisti così profondamente anni Ottanta e al contempo demenziali, sia pure involontariamente. Nemmeno la colonna sonora di Riz Ortolani impressiona a dovere. Nonostante tutto ciò, De Angelis - sempre sfruttando lo pseudonimo Larry Ludman - tornerà a produrre l'anno successivo il sequel diretto da Giannetto De Rossi. 2,5/10.
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