Roma, 1943: la capitale è occupata dai tedeschi e il tenente Stelvio Parmegiani, ora disertore, si rifugia in un albergo diurno dove conosce casualmente l'infermiera Jolanda Morigi. Costei si offre di ospitarlo a casa propria, e in breve tra i due sboccia l'amore. La coppia, per sopravvivere, si darà ai traffici della borsa nera, attraversando le campagne del Lazio in bicicletta in cerca di viveri. Una notte, si aggregheranno ad altri sfollati in un cascinale, ma nessun posto pare davvero sicuro...
Note
Si tratta del primo dei quattro film prodotti dalla Rai con la Magnani a fine carriera, tutti diretti da Alfredo Giannetti.
Con questo film si apre il ciclo nato dalla collaborazione Magnani-Giannetti, “Tre donne”. Combinazione felice, abbastanza almeno.. È il capitolo più riuscito, quello più sobrio e senza voli pindarici per arrivare al karma del dramma (anche se fa di tutto per commiserarsi - per fortuna non nell’ultimissima scena), debitore del neorealismo di ROMA CITTÀ APERTA (e parecchio) ma… leggi tutto
La storia d'amore fra Stelvio e Jolanda, disperata come i due protagonisti, è soltanto un altro modo per raccontare la follia fascista, capace di trascinare in un ventennio una nazione nella miseria e nella guerra, annullando una generazione e riducendo in ginocchio quella successiva. Una storia da cui l'Italia non ha mai tratto alcuna lezione, purtroppo; il film di Giannetti esce quasi 30 anni… leggi tutto
La storia d'amore fra Stelvio e Jolanda, disperata come i due protagonisti, è soltanto un altro modo per raccontare la follia fascista, capace di trascinare in un ventennio una nazione nella miseria e nella guerra, annullando una generazione e riducendo in ginocchio quella successiva. Una storia da cui l'Italia non ha mai tratto alcuna lezione, purtroppo; il film di Giannetti esce quasi 30 anni…
La storia di due solitudini che s'incontrano per un momento, nel quale sperano di unirsi. Lui imparerà a vincere la sua connaturata vigliaccheria e meschinità di fronte alla violenza della guerra; lei, zitella inaridita dalla solitudine e da un lavoro in ospedale che l'ha abituata a vederne di tutti i colori e da un'attività di piccola borsanerista, che le fa barattare i favori "ospedalieri"…
Con questo film si apre il ciclo nato dalla collaborazione Magnani-Giannetti, “Tre donne”. Combinazione felice, abbastanza almeno.. È il capitolo più riuscito, quello più sobrio e senza voli pindarici per arrivare al karma del dramma (anche se fa di tutto per commiserarsi - per fortuna non nell’ultimissima scena), debitore del neorealismo di ROMA CITTÀ APERTA (e parecchio) ma…
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Commenti (1) vedi tutti
Due grandi interpretazioni che confermano il valore di questi due grandi attori...
commento di ezio