Regia di Hiroshi Teshigahara vedi scheda film
Un uomo finisce in un buco, un utero sabbioso dal quale non riuscirà ad uscirne. Ma non è tutto, è molto di più. Tra riflessioni sulla società, sul lavoro, sul progesso e l'atavico, sulla politica, nel frattempo si spala per non affondare, per non affogare. Diventa meccanismo utile e inutile come in ogni altro contesto. L'occasione della fuga arriverà nel finale. Cosa farà? E la scelta avrà poi un senso?
Capolavoro reale e surreale di Hiroshi Teshigahara sconosciuto da noi e dimenticato regista perfino da quei 4 gatti che lo conobbero per via dei passaggi notturni su Fuori Orario di Ghezzi.
Si perché dei passggi in sala è perduta memoria: La donna di sabbia uscì nei nostri cinema tre anni dopo la sua realizzazione, 1964 con relativo premio a Cannes dato da un certo Fritz Lang, tutto tagliuzzato, adattamento discutibile del doppiaggio e voce narrante anche quando non è prevista in origine.
Il dvd uscito per la Sinister colma le lacune con sottotitoli fedeli e integrità della pellicola. Peccato non poter godere di altri lavori del regista come Pitfall o The face of another.
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