Regia di Leonid Trauberg, Grigorij Kozintsev vedi scheda film
una giovane fa una tremenda fatica a svegliarsi nonostante la sveglia suoni a ripetizione. ma quando poi riesce ad alzarsi da letto, la vita non fa che sorriderle. è felice. il lavoro d'insegnante l'aspetta è a mosca e vede il suo fidanzato ovunque. una vita meravigliosa nella gloria della grande madre russia li attende. peccato che quando si reca a vedere dove l'hanno destinata ad insegnare, il mondo incredibilmente le crolli addosso. viene spedita in siberia. lei non vuole, ma non può e non deve rifiutarsi di lasciare la sua agiata vita per decidere lei dove insegnare e quindi dopo attimi di tormento ed esitazione parte per l'ignoto. qui si ritrova ad avere a che fare con dei contadini che campano con e delle loro capre e dove i bambini sono costretti a fare da pastori al gregge numeroso. ma è costretta a anche relazionarsi con un consiglio rurale che non difende i diritti dei più deboli, lasciandoli completamente alla mercè di loschi individui. e così la maestrina che è arrivata con l'altezzosità della cittadina costretta a confinarsi nel bel mezzo del nulla, matura un senso di giustizia nei confronti di quelle persone che non hanno nulla se non le proprie capre, che un baj decide di vendere. a distanza di poco più di una decina d'anni dalla grande rivoluzione d'ottobre che già di suo aveva falciato un buon numero di "nemici della rivoluzione", il film ci mostra le ingiustizie e l'inutilità di certa burocrazia made in C.C.C.P. peccato che i tempi ritardatari di mamma rai, mi abbiano troncato il finale.
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