Regia di Spike Lee vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Dispiace non poter parlare bene di un film molto sentito e che avrebbe dovuto essere importante, ma purtroppo Lee ha dato vita ad un prodotto piuttosto deludente.
Tutto concentrato a far vedere, giustamente intendiamoci, come tanti uomini di colore abbiano contribuito con il loro sangue a portare la libertà nell’Italia invasa dai tedeschi (e fa un po’ specie notare come spesso ci si sia dimenticati di loro), non riesce a dar corpo e vita ad una creatura convincente.
Pecca un po’ in tutto.
Dal punto di vista narrativo, la storia risulta abbastanza slegata (il rapporto tra il militare un po’ toccato ed il bambino è un po’ troppo esasperato ed allunga esageratamente i tempi filmici) e raramente certe situazioni, proprie del Conflitto e di un’Italia martoriata, sono state rappresentate con così scarsa incisività.
In più anche le scene di guerra, peraltro non troppe, sono confezionate senza che queste abbiano un’impatto degno, visivamente parlando.
Così un discreto incipit, ambientato ai giorni nostri dove un omicidio è eseguito dalla persona di colore più tranquilla, e decorata, possibile, non da seguito ad una storia convincente (fatta eccezione per la mezz’ora che precede il finale, che invece è francamente alquanto bruttino), soprattutto perché si passa da un’esagerazione ad un’altra che vede i soldati neri come unici buoni della storia, direi una forzatura bella e buona.
Dispiace per il risultato anche perché c’è molta Italia, sia dietro la macchina da presa che davanti, con tanti attori nostrani utilizzati in piccole parti, un vero peccato e sfortuna.
Possiamo tranquillamente dire che questa non è materia per i denti del regista che pur negli ultimi anni aveva saputo fare film molto belli ed intensi (“La 25th ora”) ed altri convenzionali ma di buon impatto spettacolare (“Inside man”), caratteristiche che qui mancano per larghi frangenti.
Senza dubbio un’occasione sprecata sotto diversi punti di vista, anche perché il materiale c’è, ci sarebbe voluto solo un po’ di equilibrio ed una maggiore esperienza e sensibilità (e questo è un elemento che mi fa crucciare) in materia.
Tanta delusione per un film non bruttissimo, ma troppo sbilanciato.
VOTO : 5,5.
Regia poco ragionevole per come sceglie di raccontare la storia.
Ci avrà messo anche il cuore, non lo dubito, ma i conti non tornano.
VOTO : S.V.
Come tanti attori non citati nella scheda, solo una fugace apparizione all'inizio e niente più.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Il personaggio più "fuori fase" del film.
Non male, ma un pò troppo esasperato.
VOTO : 6.
Presenza avvenente ed abbastanza riuscita.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta